Tutta questa settimana
Una nota scritta da telefono per salutarvi e chiedervi come state e anche chiedervi un consiglio (in fondo in fondo)
Ciao xx
Nella mia testa e nelle mie storie ho ucciso mia madre tantissime volte. Ieri la sono andata a trovare in ospedale ed ero felice non fosse mai morta davvero, e che anche questa volta… vive. Credo che sia la mia musa più grande, la più bella del reparto ortopedia d’urgenza, le guardavo la pelle cercando anche solo una ruga e non c’era niente. Era una sessantenne perfetta e mia madre. Dormiva le ho lasciato un pacchetto regalo e me ne sono andata con la speranza di aver ereditato la sua genetica. Un po’ mi sentivo in colpa per esser stata così poco (meno di cinque minuti) però non sono ancora capace di fare altrimenti. Sento che non sono capace di sentire, vado in giro a fare domande stupide ai miei amici tipo “ma come si fa a sentire?” “Come faccio a sapere come sto?”. Forse ho troppa fretta e cerco ancora di coprire lo spazio dei silenzi nelle situazioni.
Cose successe questa settimana a parte il lavoro:
LUNEDÌ
Ho terminato il mio corso di Primo Soccorso e sono diventata super brava a fare i massaggi cardiaci in caso trovassi per la mia strada ‘un soggetto incosciente’
La sera mi sono messa al ristorante da sola e ho aperto l’app della banca. Con lo stipendio di novembre ho finito di pagare tutti i debiti della nostra associazione. E con 17€ ho pagato la cena
MARTEDÌ
Ho litigato con un mio prof. durante un laboratorio. È stata una litigata passionale e sfrontata io a un certo punto l’ho mandato a quel paese davanti alle altre due partecipanti e lui ha fatto lo stesso. Alla fine ci siamo entrambi ringraziati per lo scambio e gli spunti di riflessione.
Uscita dall’università mi sono fermata a comprare una parrucca rosa
GIOVEDÌ
Sono andata con Davide al mercatino delle cose bio per scegliere cosa portare in ospedale da mia mamma: crema mani alle mandorle, snacks vari di alghe e miglio, candela alla rosa, quaderno e penna di carta riciclata per scrivere questa esperienza. (Fun fact: quando io e lei giravamo per il Centro America lei scriveva un sacco di poesie su quaderni fatti di bamboo, come potrebbe non essere la mia musa?)
Sono tornata nella mia casa di infanzia. Ci sono passata davanti per andare ad un meeting di lavoro, ero un po’ in anticipo e ho deciso di fermarmi. Nei posti dove ho i ricordi più bui ora ci sono conigli. Poi nel punto in cui parcheggiava la macchina mio padre mentre mia madre mi portava giù c’è un orto collettivo di broccoli e calendula. Tutto il resto è piccolissimo: la piazza, le scale, le distanze, gli alberi. E sono solo 21 i passi che separavano la porta della cantina al garage. Bello ridimensionare le cose quando occupano troppo spazio.
QUESTA MATTINA
Ho disdetto l’appuntamento dal meccanico per riuscire a fare yoga prima di andare a lavoro
Ho fatto la lista dei desideri del 2026, forse un po’ troppo presto ma sento che c’è nell’aria qualcosa di giusto.
Scrivo questa newsletter
Stasera vedo alcuni amici e pianifico un nuovo progetto per voi <3. Vi lascio una bozza qui: cosa ne pensate? Forse la parola lezioni è un po’ troppo
PS. Non so se vi ho detto che uso una app per tracciare i miei stati d’animo, si chiama Daily Bean e si può scrivere dentro ad ogni giorno tutto quello che hai fatto, mangiato ecc. Vi lascio un esempio





