quello che so di una guerra (vissuta)

echo chambers

in questa newsletter trovate due audio in cui vi racconto pochi dettagli della guerra che ho vissuto da vicino, in rwanda, ma soprattutto di quanto sia difficile raccontare una guerra e pericoloso informarsi dai social.

Playlist di questa newsletter:

Prima di arrivare a quegli audio però, vi condivido una nota scritta oggi sul telefono.

A volte provo a imitare gli alberi ma ho solo due braccia le allungo verso l’alto e spero che questo momento non finisca mai.

Cammino verso il fiume attraverso la città con una coppetta di gelato in mano e vorrei che la vita così fosse per sempre. La vista del fiume il cucchiaino di pesca e yogurt in bocca succhio e questa aria calda buona delle otto di sera di giugno. Ora che non lascio il mio tempo nelle mani degli altri la mia vita è lunga e c’è tempo per tutto.

Lascia stare chi non lo rispetta non lo cura non lo desidera non lo crea non lo decora. Per anni mi sono chiusa nell’illusione di avere molte amicizie ma in realtà l’amicizia è una relazione strana in cui il rischio di rimbalzare in quello che solo tu dai è alto.

Ora ping pong rimbalzo nella mia