Davanti a me ho:
- un poster che recita “THE TWO MULES a fable for the nation” (vignetta di due muli legati assieme che devono capire come mangiare da due cespugli e alla fine scelgono di mangiare insieme dallo stesso) “CO-OPERATION is better than conflict”
- un inserto del Times “A reappraisal of Shakespearean sexuality”
- il libro “Creating a Forest Garden” perché sono in una casa in cui stiamo lavorando alla creazione di un forest garden (= un giardino dove ogni pianta è commestibile, ogni albero produce frutti commestibili, ecc.)
- il libro Middle Way di Robert Ellis (perché sono a casa di Robert Ellis, scrittore e professore di… Oxford credo)
- il libro “Saggi sul discorso antropologico” di M. Kilani perché sto cercando di dare l’esame di antropologia dell’alterità, infatti sono partita con 7 libri da Parma (con uno zainetto piccolo per un mese di viaggio, occupato principalmente da questi libri, che ho portato su e giù da ogni scala e mezzo di trasporto e che non ho MAI aperto, nemmeno per sbaglio, nemmeno per strapparne un pezzetto e arrotolarvi un chewing-gum)
- una tazzina di caffè e una ciotola di frutta
- delle tende di velluto rosso che danno sulla finestra che è bagnata, perché non ha mai non piovuto, e appena fuori dalla finestra vedo: un tavolo da esterno su cui ho dimenticato le forbici con cui ho tagliato la borragine ieri sera per preparare la cena, una piccola gabbietta in cui c’é del cibo per uccelli, e ben 5 uccelli.
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